Descrizione

LE CANZONI – traccia dopo traccia – RACCONTATE DALL’AUTORE

1) TUTTO IL RESTO (M. Menna)

Una garage-bossa dove, con leggerezza da ballo e citazioni colte, si cerca di capire cosa siamo

diventati (forse non tutti?). Purtroppo quello che si capisce non conforta granché. O forse sì,

dipende dalle pretese.

2) CERTI PENSIERI (M. Menna)

… e incertezze che li accompagnano. Una ballad in cui il cantante interpreta proprio se stesso,

nella sincera tradizione della Canzone Intimista.

3) IN FONDO IN FONDO (M. Menna)

Una tammurriata sgarbata, in cui si dice “voi” col dito puntato, da pensare: oh, cantante! chi ti credi

di essere? Il Potere Arrogante, crede di essere, canta quella parte lì come fosse attore. In fondo in

fondo, un tunnel è rassicurante.

4) L’EMERGENZA (M. Menna – P. Nanni)

Non sembrerebbe ma è la canzone più vecchia dell’album, scritta per uno spettacolo (Noi stesi.

Cantata dell’Emergenza Quotidiana) nel 2008 e poi riproposta nel 2010 a puntino per un altro,

Spreco, con Massimo Cirri e Andrea Segré. Una milonga rarefatta che evolve in un tango di

guerra.

5) CANZONE PER CARLA (M. Menna)

È Carla Nespolo, la prima donna presidente dell’ANPI, che ho ben conosciuto e molto amato. Una

persona di quelle che vivono anche oltre loro stesse, per il bene che hanno significato.

6) PRIMO BACIO (M. Menna)

È ciò che si capisce dal titolo: la prima volta (magari non in assoluto, “una” prima volta). Canzone

d’amore in corso, con un ritmo in 7/8, dispari, a suggerire un certo balbettìo e un andamento

titubante: come in certe Prime Volte. Invece tutto, fluentemente, va.

Daniela Esposito strategie.de@gmail.com 3388782983

7) FALENA (M. Menna)

Affascinante a causa della sua eccitata autodistruttività, questo animaletto notturno è una metafora

buona per ogni causa, per ogni tempo. Di questi tempi, poi, non ne parliamo. Una tarantella afro, di

colore centro-sudamericano, con un’ocarina di Budrio a fare da guida.

8) TI PROMETTO (M. Menna)

Spurio blues, evocativo di ogni negritudine rifuggita in quanto temuta. Il sax di Carlo Atti lo mette

bene in luce e approfondisce il discorso.

9) E PARLA (M. Menna)

Siamo noi, sempre noi e come assomigliamo a noi stessi, eletti ed elettori, attori e spettatori,

televedenti e radioascoltatori. Molto parlanti, molti a vanvera. A patto che, per continuare a stare in

ballo, si dica ciò che si vuol sentirsi dire. Un simil-reggae della bassa emiliana.

10) CANZONE PER TE (S. Endrigo – S. Bardotti)

Non ha bisogno di presentazioni. Ho voluto farla minimalissima, da camera, nuda, nudo, per puro e

intimo piacere. E anche per dedicarla al ricordo di Gianni Mura.


CREDITI

Registrato, mixato e masterizzato da

Gian Luca Gadda in Red Pill Studio, Bologna

Gruppo

MIRCO MENNA – Voce, Chitarra, Percussioni

MAURIZIO PIANCASTELLI – Trombe

ROBERTO ROSSI – Batteria, Percussioni

MASSIMO TAGLIATA – Fisarmonica, Flauto

MAX TURONE – Basso

Ospiti

In 3: MANUEL FRANCO – Tammorra

FABIO GALLIANI – Ocarina

In 7: FABIO GALLIANI – Ocarina, Figulino

In 8: CARLO ATTI – Sax Tenore

DAVIDE BLANDAMURA – Basso

In 9: DAVIDE BLANDAMURA – Basso