Inseguendo i miei ricordi della scuola
vago nel buio corridoio della mente
c’è confusione come un’affollata sala
che tanto dice da non recepire niente
e sale come il sole la mattina
schizzato tra le foglie delle rosse querce
l’odore netto della brillantina
che impiastricciava il sogno delle nostre teste
lo stesso gel di miele e di cemento
mi riporta al nostro magico e opulento
mondo che brilla dietro vetri cristallini
e noi piccini piccioni
pieni di zucchero ingrassati in ogni dove
ed insulina per ogni perché
ma come sempre sul bagnato piove
manna dal cielo
Eppure no che non si tratta di bisogno
noi così saturi persino nel pensare
a cosine piccole da usare con ingegno
che più son trendy più son beauty da morire
e rincorriamo le palline colorate
con le pupille dilatate dai fumi del caffè
dai finti saggi da mode appena nate ma già segnate
da un semplice perché
ridurre l’esistenza a maionese
abbastanza sbattuta di per sé
e affollare di libertà pretese
le nostre vite offese
amori e spasmi teledigitati
come supposte che si infilano nel cuore
ma come sempre sul bagnato piove
manna dal cielo