Cosa potrà cambiare se ciò che cambia non è che
altra acqua in mezzo al mare, ricordi a spigolare il tempo
di un cuore che credevo vela invece è vento
Vento maggiolino che fa gli occhi a calamaro
dallo scrigno del mattino schiude l’innocenza al divenire
o mostra già la fine a chi sta per partire
Ci si immagina ci si illumina ci si sente così vicini
colpiti da un fulmine
Mi domando quando stando qua
se rimando quando tornerà
Allungati i pantaloni, più stoffa maggiore età
consapevoli emozioni e l’ago della bombola in riserva
la lava del vulcano insegue l’erba
Erba profumata e menta terra da terrazzi ormai
l’occhio che non si accontenta
la prima precisione frattura il cuore
l’affanno l’estasi il dolore
Ci si agita ci si stimola ci si sente così invincibili
portati da un fulmine
Mi domando…
Giancarlo Bianchetti: chitarre – Mirco Menna: chitarra, voce – Camilla Missio: basso – Maurizio Piancastelli: fiati – Roberto Rossi: batteria, percussioni
testo e musica: Mirco Menna, Paolo Nanni