Esci da una bottega imbandita
intermittente di comete
tieni tra i guanti una bottiglia garantita
spumante francese stasera sotto l’abete
ma non conosci il freddo che morde le dita
ed il vino che non placa mai la sete
tu che nella tua tenerezza infinita
mi hai visto come il dormiglione del presepe
hai tintinnato una moneta nel mio piatto
e mi hai lasciato riposare soddisfatto
ma se il sonno reclama un risveglio
allora guarda un po’ meglio
o non vedi nemmeno tu che non dormirò più
Quanto ci vuole
che qualcuno si svegli per favore
si chiami un prete o un carabiniere
ma mi si porti via di qui
Certo la classe lascia un po’ a desiderare
se temi di toccare e mi scuoti con i piedi
ma ciò che ti accarezza piano lo stivale
niente paura, è solo vomito milady
è un po’ come una firma, come un’eredità
altro non ho e non ho fogli d’identità
è un’onesta soddisfazione
lasciare cattivi umori
e portar via il mio nome
Quanto ci vuole
che qualcuno si svegli per favore
si chiami un prete o un carabiniere
ma mi si porti via di qui
ch’è un bel problema
riuscire a scavalcarmi a malapena
qualcuno gridi a una sirena
e mi si porti via di qui