Siamo stirpe d’acciaio
che anche sotto le nuvole il cielo è blu
e se piove è diluvio
gocce come proiettili giù da lassù
e la sete degli altri ci rabbocca il bicchiere
fin troppo sapere per non volere saltarne giù
il color dell’avorio
i rossi di giugno ed il sole che
scalda l’immaginario
sempre a piccole dosi fin quante ce n’è
ché l’oppio degli altri rifocilla il paniere
lo diciamo potere la sfinge in cui si sta
L’armoniosa prudenza
che ha per trama una rete di bracconaggio
è la nostra semenza
questo viver da bruti, coraggio
col pianto degli altri ci si lava il sedere
certo non per piacere ma in fondo, come si fa…?
E intanto acchiappiamo al volo
ogni pietra che cade
da brandelli di muro inventiamo contrade
dove tutto è città
Il culo degli altri sta nel farne godere
lo diciamo potere appunto perchè si può
E intanto acchiappiamo al volo
ogni pietra che cade
da brandelli di muro inventiamo contrade
e anche quando lo impari che sei da solo
a sbagliare le strade
nel momento più bello il lupo accusa l’agnello
nel momento più bello il lupo accusa l’agnello
e adelante si va